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Testimonianze dal focus group sull'orientamento

Lunedì 16 giugno, durante il pomeriggio, alcuni giovani si sono riuniti presso la biblioteca di Osio Sotto per discutere di orientamento in una forma innovativa. 

Sfidando il caldo, ragazzi e ragazze provenienti da Osio Sotto e dintorni hanno incontrato Andrea Crawford, orientatore dell'Informa Giovani di Dalmine, e Maria Giulia Marini, epidemiologa ed esperta in medicina narrativa. 

Il focus group si è aperto in maniera ludica: passandosi un gomitolo, i partecipanti – Andrea e Maria Giulia compresi – si sono presentati gli uni agli altri e hanno presto sgombrato il campo da ogni imbarazzo.

Le presentazioni non si sono comunque limitate alla comunicazione dei dati anagrafici: ciascun partecipante aveva anche il compito di condividere una propria passione e un proprio talento. 
È stata questa una via per introdurre in maniera indiretta e informale alcune tematiche di tipo orientativo. 

Facendo talora riferimento alla legislazione comunitaria, Andrea ha quindi inquadrato in modo esplicito il concetto di orientamento, facendo leva su diversi degli aspetti implicati, dalla consapevolezza di sé fino alla relazione con il contesto circostante. 

Da questa base, in un clima che è rimasto informale, Maria Giulia ha potuto definire al meglio i principi della medicina narrativa, un approccio alla salute psicofisica che si propone di ridurre l'asimmetria della relazione curante-paziente garantendo l'ascolto e il pieno riconoscimento dell'esperienza individuale del paziente. 

Più in generale, l'approccio narrativo intende arricchire le abituali preoccupazioni quantitative, che corrono il rischio di diventare impersonali, attraverso strumenti di tipo qualitativo.
In questo quadro, la presenza di Andrea e Maria Giulia ha perciò dato la possibilità di mostrare ai partecipanti i primi risultati di una ricerca narrativa applicata all’orientamento. 

Negli ultimi mesi, gli Informa Giovani di Azzano San Paolo, Dalmine e Osio Sotto hanno invitato i propri utenti a descrivere in forma scritta e anonima i percorsi di orientamento appena conclusi. 

I feedback raccolti sono consistiti non nella semplice compilazione (quantitativa) di un questionario ma in risposte complesse ad alcune domande e prompt narrativi.
In tal modo, l'esperienza di orientamento ha potuto mostrare molte delle sue sfaccettature, confermando anche a questo livello l'impatto positivo dei percorsi svolti negli Informa Giovani. 

Lunedì, i risultati di questa ricerca narrativa sono stati organizzati graficamente in alcune word cloud e sono stati mostrati ai giovani presenti all'incontro. 

Prendendo spunto anche dai contributi personali dei partecipanti, che hanno riempito un cartellone con le proprie parole-chiave legate al futuro, le word cloud hanno permesso di considerare più nel dettaglio il processo di orientamento.

Seguendo il percorso in tutti i suoi passi, dal primo contatto fino alla chiusura e all'incidenza sulla vita dei giovani coinvolti, i partecipanti hanno dialogato per fornire un'interpretazione delle espressioni più utilizzate nei feedback narrativi, nel tentativo di trovare un senso comune alle esperienze raccontate.

A fine pomeriggio, dopo due ore e mezza di incontro, questo approccio all'orientamento ha mostrato i suoi frutti, permettendo di guadagnare maggior consapevolezza sul tema. 

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